Rilievo funerario in marmo greco, di forma rettangolare.
Il rilievo è limitato ai lati da listelli aggettanti, mentre superiormente ed inferiormente si presenta scorniciato, probabilmente a seguito di una rilavorazione successiva, in quanto la scena sembra tagliata innaturalmente, sia in alto, ove la testa del personaggio maschile risulta in parte mutila, sia in basso, ove manca il piede destro della donna.
Sullo specchio è raffigurata una scena di banchetto, motivo assai comune nell'iconografia greca sia d'ambito votivo che funerario. Occupa il campo del rilievo una lunga kline ricoperta da un copriletto, che vede adagiarsi sulla destra una figura maschile dal busto nudo, avvolta nella parte inferiore del corpo da un ampio himation, e sulla sinistra una donna seduta, interamente avvolta in un himation che le fa da velo e che essa scosta dal volto con la mano sinistra, secondo uno schema noto all'iconografia funeraria greca di epoca classica. Il braccio destro dell'uomo è teso a stringere la mano destra della figura femminile, nel consueto gesto della dexiosis.
Di fronte alle due figure si nota una mensa tripes, su cui stanno deposte delle offerte, difficilmente leggibili a causa della consunzione superficiale. All'estremità destra del rilievo, infine, si intravvede una figura, forse un cane. Il gesto di commiato e il capite velato della donna permettono di attribuire a questo rilievo una destinazione funeraria, ma il fatto che il busto dell'uomo sia nudo farebbe pensare, piuttosto, ad un rilievo votivo; si potrebbe allora supporre che il defunto sia qui raffigurato divinizzato.
In merito al significato del banchetto in ambito funerario, tale scena è interpretata diversamente: come immagine del pasto rituale che accompagna la cerimonia funebre, come riproduzione di una scena di vita quotidiana, o ancora come simbolo della perenne felicità dell'aldilà.
Ambito Culturale
Ambito microasiatico o nesiotico
Cronologia
III-II secolo a.C. sec.
Materiale e Tecnica
Marmo greco / scultura a bassorilievo e incisione
Dimensioni
Altezza: 17 cm
Larghezza: 24 cm
Spessore: 4,5 cm
Collocazione
Museo Archeologico
sala IX; settore 11
Stato di conservazione
Mutilo
Specifiche di reperimento
Provenienza sconosciuta. F. Ghedini propende per una provenienza da ambiente microasiatico o nesiotico.
Osservazioni
Di difficile soluzione risultano i problemi relativi alla provenienza e alla datazione. La scena di banchetto all'interno di rilievi funerari si diffonde dalla metà del IV secolo a.C., mentre nel caso di rilievi votivi si trova dal VI ai primi decenni del III secolo a.C. Per la morbida trattazione delle superfici, l'eleganza nella distribuzione dello spazio e la pastosità dei panneggi F. Ghedini data il rilievo al III-II secolo a.C. e lo attribuisce ad ambiente microasiatico o nesiotico.
Il pezzo è stato inventariato all'interno del Catalogo Illustrato del Lapidario dal 1897 al 1927.
Pur trovandosi all'interno della sala romana, si decide di inserire l'oggetto nella sezione "Erme e rilievi" per ragioni legate a stile, tipologia e provenienza del manufatto.