Il Museo Archeologico è situato al piano terra del complesso conventuale quattrocentesco appartenuto ai frati Eremitani. L’allestimento interno è per gran parte esito del progetto di Franco Albini, noto architetto razionalista cui si deve anche il recupero del chiostro minore, danneggiato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Il Museo ha origine dalla raccolta lapidaria di Alessandro Maggi da Bassano, noto intellettuale del Cinquecento che fece della sua abitazione – il Palazzo degli specchi, situato in via Vescovado – una sorta di casa-museo.

Nell’Ottocento l’abate padovano Giuseppe Furlanetto fece collocare la raccolta Maggi nelle logge del Palazzo della Ragione. Nacque così il primo nucleo lapidario, inaugurato nel 1825 dall'imperatore Francesco I d'Austria. A tale data risale quindi la più antica raccolta archeologica pubblica di Padova, cui poi si aggiunse materiale proveniente da donazioni e da scavi cittadini e del territorio circostante.

I materiali archeologici sono oggi ospitati in 19 sale e raccontano la lunga storia della città e del suo territorio dalle origini (IX-VIII secolo a.C.) alla tarda antichità (IV secolo d.C.). Accanto a questi le ricche collezioni – reperti egizi, ceramiche etrusche, greche e magnogreche, gemme – che si sono formate a partire dall’Ottocento.

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Info

Museo Eremitani, piazza Eremitani 8
tel. +39 049 8204551
biglietti e orari 
tariffe agevolate
presentazioni in Sala del Romanino
non è ammesso portare bagagli al seguito