Erma doppia in marmo.
L'erma bifronte rappresenta Dioniso imberbe e Dioniso barbato.
Dioniso barbato: acconciatura a scriminatura centrale da cui si dipartono due piatte bande ondulate, fermate da una doppia benda. Seppur molto rovinata, è visibile, soprattutto nella veduta laterale, la presenza di una corona di foglie e frutti. Gli occhi, a bulbo pieno, sono molto grandi e leggermente asimmetrici, la bocca è piccola e segnata da due solchi ottenuti col trapano, mentre la barba si articola in grosse ciocche arricciate e simmetriche, terminanti al centro del ricciolo in un foro profondo.
Dioniso imberbe: più rovinato e consunto. Esso è caratterizzato da un'acconciatura simile a quella del Dioniso barbato, il volto è largo e pesante soprattutto nella parte inferiore, mentre gli occhi, a bulbo liscio e piatto, sono molto asimmetrici.
Ambito Culturale
Ambito romano, da prototipo greco
Cronologia
II sec. d.C., seconda metà sec.
Materiale e Tecnica
Marmo / scultura e incisione, con uso di trapano corrente e scalpello
Dimensioni
Altezza: 13 cm
Larghezza: 8,3 cm
Spessore: 9,00 cm
L'altezza fornita è dalla punta della barba ala frattura. Dal mento alla frattura è invece pari a cm 10.
Collocazione
Museo Archeologico
sala VIII; settore 5
Stato di conservazione
Parzialmente ricomposto
Specifiche di reperimento
Nel Catalogo Illustrato del Lapidario viene indicata la provenienza da Viale Codalunga.
Osservazioni
L'uso di contrapporre una testa imberbe ad una barbate è assai antico e deriva dalla sostituzione di una delle due teste barbate di Hermes, distinte inizialmente solo dall'uso del colore, con una testa giovanile imberbe.
Lo stato di conservazione dell'erma non permette di chiarirne la funzione.
ll pezzo è stato inventariato all'interno del Catalogo Illustrato del Lapidario dal 1929 al 1978 (II Volume contenente nn. inv. da 620 a 950).