Osservazioni
La composizione del pezzo trova diversi raffronti in rilievi funerari e votivi diffusi dall'età ellenistica soprattutto in ambiente microasiatico e nesiotico, ambiente da cui proverrebbe anche il rilievo in esame.
Non è del tutto chiaro l'uso di questo tipo di lastre, dalle dimensioni piuttosto esigue, che ben si adattano ad una destinazione funeraria per la presenza di elementi molto significativi per il culto dei morti (l'albero col serpente, il cavallo), ma che potrebbero anche essere destinate ad uso votivo.
Il pezzo in esame è comunque un modesto lavoro di bottega, opera di un artigiano dalla mano piuttosto inesperta, che ha piattamente copiato, compiendo anche qualche errore, uno schema ben noto.
Per quanto riguarda il tipo di marmo, nell'Inventario della raccolta lapidaria del Museo (Catalogo Illustrato del Lapidario) si parla, in maniera quasi certamente errata, di marmo lunense.
Pur trovandosi all'interno della sala romana, si decide di inserire l'oggetto nella sezione "Erme e rilievi" per ragioni legate a stile, tipologia e provenienza del manufatto.