Sotto il piede destro sono evidenti tracce di saldatura che fissavano un pernetto moderno di ottone. Attorno alla testa e alle gambe aderisce una sbavatura metallica dovuta alla fusione. Il bronzetto presenta sulla superficie una patina di colore verde scuro.
La donna è raffigurata in modo assolutamente schematico e completamente piatta posteriormente. Le braccia sono sollevate e aperte; le gambe divaricate. Nel volto si distingue solo la bocca, resa da un solco profondo.
Ambito Culturale
Ambito veneto
Cronologia
V-III sec. a.C. sec.
Materiale e Tecnica
Bronzo/ fusione a stampo
Dimensioni
Altezza: 4,2 cm
Larghezza: 1,9 cm
Collocazione
Museo Archeologico
Sala II-bronzetti, vetrina 3
Inventario
522
Stato di conservazione
Integro
Specifiche di reperimento
Provenienza sconosciuta (forse dal territorio di Padova).
Osservazioni
La statuina rientra in un ambito quasi miniaturistico, collocandosi all'interno della produzione schematica di piccole dimensioni di officine paleovenete attive nel territorio patavino tra V e III sec. a.C. La medesima tecnica, fusione a stampo, si riscontra anche in esemplari provenienti dal santuario di San Pietro Montagnon, dalla necropoli di via Loredan, da Este.