Osservazioni
Probabilmente la gente Asconia, ben nota in ambito locale, aveva una rilevante posizione sociale, si pensi alle importanti cariche rivestite dalla dedicante e dal fratello, Gaio Ascanio Sardo.
La dedicante è poi indicata come moglie di Augurino: in tal senso, problematica risulta la sua identificazione, forse moglie dell'Augurino di CIL, V 2822 (si veda scheda Inv. n. R.L. 22), o forse di quello riportato nell'iscrizione edita in Bassignano 2016 (E 33, si veda scheda Inv. n. 543).
Rinvenuta da Girolamo Quirini, che la conservò nella sua collezione fino alla sua morte nel 1547, fu poi ceduta dal figlio Francesco ai Maggi da Bassano, nella cui collezione è segnalata nel 1560. La famiglia la collocò, a scopo ornamentale, sulla facciata della Casa degli Specchi, dove rimase fino al 1825, quando fu trasferita nel costituendo Museo Lapidario.
Il rinvenimento di materiale funerario dal sito del complesso abbaziale lascia ipotizzare un uso cimiteriale dell'area almeno a partire dalla fine del I secolo d.C., con significativa intensificazione nel secolo successivo.
La stele è stata inventariata all'interno del Catalogo Illustrato del Lapidario dal 1897 al 1927.