Coppa incolore con riflessi verdeazzurri e pasta trasparente. Presenta labbro estroverso con orlo ripiegato a cordoncino, vasca a pareti convesse, piede anulare formato dalla parete stessa ripiegata e base concava. Si nota una leggera inclinazione su un lato, esito di un difetto di lavorazione.
Il tipo è riconducibile alla forma Isings 42a.
Ambito Culturale
Ambito romano italico o Mediterraneo orientale
Cronologia
Metà I secolo d.C. - Il secolo d.C. sec.
Materiale e Tecnica
Vetro / vetro soffiato a mano libera con bollicine a punta di spillo
Dimensioni
Altezza: 4,6 cm
Diametro: 11,7 cm
Diam. orlo: cm 11,7; diam. piede: cm 5,9.
Collocazione
Museo Archeologico
sala V; settore 8
Inventario
671R; XIX-232
Stato di conservazione
Ricomposto
Osservazioni
La forma presenta nel profilo stretta relazione con la forma Dragendorff 35 della Terra Sigillata, un tipo di coppa spesso associata nei corredi funerari col piatto Dragendorff 36. Questa forma fittile, derivata a sua volta da una forma dell'argenteria d'età augustea, appare contemporaneamente a quella gallica in età neroniana e perdura fino all'inizio del II secolo d.C. Il tipo di coppa in esame è ben attestato nelle province cisalpine, mentre appare più sporadicamente in quelle transalpine (Magdalensberg, Cambodunum, Asciburgium, Maastricht, Emona), è pure presente a Cipro e in Tripolitania. Il pezzo è stato inventariato all'interno dell'Inventario Archeologico - Parte II. Il numero romano corrisponde alla vetrina di esposizione.