Monumento funerario di Claudia Toreuma, di rara eleganza, tra i più famosi rinvenuti a Padova; è composto da un cippo fusiforme in marmo, fuoriuscente da un kalathos di foglie di acanto; sulla parte sommitale era situato un elemento terminale, non pervenuto.
Nella parte inferiore il cippo è decorato da lunghe foglie d'acanto e steli fioriti, popolati da piccoli animali: tre uccellini entro un nido attendono con il becco aperto il cibo che altri due uccelli procacciano catturando una libellula. Nella parte superiore, sotto la dedica agli Dei Mani, si svolge un fregio a girali d'acanto, sul quale spicca il cartiglio con il nome, la condizione e l'età della defunta. Nella parte inferiore del cippo, sotto al cartiglio, ò incisa una suggestiva iscrizione in versi, il cui contenuto si rifà a luoghi poetici e letterari ben noti nella cultura antica che tendevano a rendere più lieve, in alcuni casi addirittura a esaltare, la morte in età giovanile, per sfuggire all'orrore di una lunga vecchiaia. Questo monumento ricordava ai viandanti la fanciulla Toreuma, giocoliera e mima di professione, fin da bambina liberta dell'imperatore Tiberio, cresciuta sotto Caligola e morta durante l'impero di Claudio.
Ambito Culturale
Ambito romano
Cronologia
I secolo d.C., prima metà sec.
Materiale e Tecnica
Marmo lunense, intaglio netto
Dimensioni
Altezza: 150 cm
Larghezza: 40 cm
Collocazione
Museo Archeologico
sala V
Stato di conservazione
Intero
Specifiche di reperimento
Rinvenuto alla Mandria (Padova) nel 1821.
Osservazioni
Il basamento in trachite non pertinente al monumento, fu predisposto nel 1821 a ricordo dell'importante scoperta.