Alcuni particolari sono incisi a bulino; la superficie presenta una patina di colore verde chiaro distribuita uniformemente.
La figura femminile è raffigurata nuda, stante sulla gamba destra, con la gamba sinistra leggermente avanzata e flessa. Il braccio sinistro scende lungo il fianco, con la mano copre il pube; il destro è piegato in avanti e il palmo della mano è rivolto verso l'alto, forse mostrava la mela del giudizio di Paride. Il busto presenta una lieve torsione, i seni non sono molto accentuati, il ventre è asciutto con l'ombelico appena affossato. La testa è piuttosto grossa, un po' girata sulla destra e leggermente inclinata verso la spalla. I capelli con scriminatura centrale si raccolgono in una treccia che gira intorno al capo, coprendo le orecchie, e terminano in una grossa crocchia, da cui pendono sulle spalle due trecce a tortiglione. Il resto della chioma è aderente alla nuca e alla sommità di esso vi è il classico nodo. Il volto è ovale, occhi piccoli, naso ben rilevato, bocca piccola, appena dischiusa, mento appuntito.
Ambito Culturale
Ambito romano
Cronologia
I-II secolo d.C. sec.
Materiale e Tecnica
Bronzo a fusione piena
Dimensioni
Altezza: 12,2 cm
Larghezza: 5,2 cm
Collocazione
Museo Archeologico
Sala II-bronzetti, vetrina 4
Inventario
67
Stato di conservazione
Mutilo
Specifiche di reperimento
Provenienza sconosciuta.
Osservazioni
La statuetta costituisce una variante al tema della Venere pudica, ovvero Afrodite nuda che con la mano sinistra copre il pube e con la destra cela il seno. La testa si rifà al tipo di Afrodite creata in età ellenistica.