Bronzetto raffigurante figura femminile ammantata con bambino in braccio.
La madre, caratterizzata da una forte schematizzazione, è ritratta frontalmente, in posizione stante, con le gambe divaricate ed informi. Il corpo è avvolto fino alle ginocchia da un mantello, che ricopre anche il capo. Dei lineamenti del viso si riconosce solo il naso, aquilino e molto pronunciato. La donna, con il braccio destro, sorregge un bambino, anch'esso reso plasticamente ma sempre in maniera molto sommaria e schematica. Sembra volerlo mostrare, ma senza esporlo troppo, con la grande mano destra lo protegge.
Ambito Culturale
Ambito venetico
Cronologia
V-IV secolo a.C. sec.
Materiale e Tecnica
Bronzo a fusione piena
Dimensioni
Altezza: 7,4 cm
Larghezza: 2,1 cm
Collocazione
Museo Archeologico
Sala II-bronzetti, vetrina 3
Inventario
XIX-25
Stato di conservazione
Integro
Specifiche di reperimento
Rinvenuta nel 1907 in occasione di uno scavo agricolo presso la strada detta "delle Seriole", ora via Euganea Feriole.
Osservazioni
Numerose sono le statuine muliebri, rinvenute in stipi votive, caratterizzate da schematizzazione delle forme, mantello che copre corpo e capo, ma non con un bambino in braccio. In ambito italico, presso il santuario di Capua (V sec. a.C.), sono state rinvenute numerose raffigurazioni di madri che venivano offerte probabilmente dalle donne dopo il parto, alla divinità che le aveva assistite. Forse quindi la nostra statuetta si lega al culto di una dea madre che reca salute e fertilità.