Stele funeraria in marmo impanata, con specchio epigrafico ribassato contornato da campiture architettoniche con decorazione vegetale.
Due paraste, elegantemente decorate con girali d'acanto, affiancano il campo epigrafico e sostengono un alto epistilio, anch'esso decorato con girali d'acanto, come anche i riquadri alle estremità. Epistilio delimitato da listelli sia in alto che in basso. Il timpano presenta listello semplice sulla base e doppio listello sugli spioventi. Nel timpano girali d'acanto formano due cerchi, quasi chiusi, al cui interno si trovano due fiori quadripetali.
L'iscrizione, contornata da un semplice listello, riporta che il sepolcro era stato realizzato secondo le disposizioni testamentarie di Quinto Pomponio Severo, cittadino patavino appartenente alla tribù Fabia, per sé e per tutti i suoi liberti.
Ambito Culturale
Ambito romano, produzione locale
Cronologia
I secolo d.C. sec.
Materiale e Tecnica
Marmo / scultura a bassorilievo e incisione
Dimensioni
Altezza: 89 cm
Lunghezza: 61,5 cm
Larghezza: 12,5 cm
Collocazione
Museo Archeologico
sala V; settore 10
Inventario
R.L. 55
Stato di conservazione
Mutilo
Specifiche di reperimento
Rinvenuta a Padova in via Cavallotti, nella zona del Bassanello, non lontano dalla chiesa di Santa Croce. Fu poi in alcune collezioni private: prima in quella di Francesco Contarini di Nicolò, patrizio veneto, appartenente al ramo dei Contadini detto "degli Scrigni", poi in quella di Giuseppe Lion, che la donò al Museo.
Osservazioni
La stele è stata inventariata all'interno del Catalogo Illustrato del Lapidario dal 1897 al 1927.