Ara in trachite.
Il fusto è raccordato all'alto zoccolo e all'alto plinto, provvisto di acroteri angolari intagliati o pseudo acroteri, mediante una doppia successione di gola e listello. Sul fusto (alt. cm 28, largh. cm 35, spessore cm 23) della facciata anteriore è presente un'iscrizione.
Ambito Culturale
Ambito romano, produzione locale
Cronologia
II secolo d.C. sec.
Materiale e Tecnica
Trachite / scultura e incisione
Dimensioni
Altezza: 78 cm
Larghezza: 30 cm
Spessore: 41 cm
Collocazione
Museo Archeologico
sala VI; settore 1
Inventario
R.L. 23
Stato di conservazione
Integro
Specifiche di reperimento
Rinvenuta apparentemente in situ nel Seicento (secondo il Furlanetto nel 1662, quando poi passò in possesso del Con. de Lazara di San Francesco) a Padova, in via Altinate, nei pressi della chiesa di Santa Sofia.
Osservazioni
L'ara era stata dedicata da Gaio Elvio Romano per sciogliere un voto fatto a una divinità identificabile probabilmente con Mithra, grazie all'appellativo a lei riferito e al luogo di ritrovamento, l'area della chiesa di Santa Sofia, dove forse sorgeva un tempio dedicato al dio di origine orientale (nel 1941, in corrispondenza della sagrestia e della cripta della chiesa, vennero rinvenute numerose corna di toro, animale collegato al dio, insieme a una pietra con foro al centro) datato al I-II sec. d.C. Alla medesima datazione si attribuisce l'ara votiva. L'ara è stata inventariata all'interno del Catalogo Illustrato del Lapidario dal 1897 al 1927.