Osservazioni
Il sarcofago, riutilizzato come vasca olearia, si trovava nel monastero di Santa Giustina, in un momento imprecisato venne poi ceduto a un pizzicagnolo di via Pinzocchere, oggi via Locatelli, che continuò a usarlo come vasca olearia fino all'acquisto dell'oggetto da parte del Museo Civico.
Per quanto riguarda la datazione, al di là dell'ipotesi di Panciera, il monumento è stato genericamente datato al II-III secolo d.C., recentemente Letta lo data come di poco posteriore alla metà del III secolo d.C. (si veda la bibliografia in Bassignano 2016 pp. 210-211).
Il pezzo è stato inventariato all'interno del Catalogo Illustrato del Lapidario dal 1897 al 1927.