Osservazioni
Si tratta di un vetro a mosaico, decorato con la tecnica del vetro "spruzzato", realizzata spargendo gocce di colore contrastante sulla superficie del lobo di vetro trasparente fin che questo fosse completamente espanso e plasmato nella sua forma definitiva. Gli spruzzi si fondevano subito con la superficie e si assotigliavano con le successive soffiature formando una decorazione sparsa, fusa con il vetro di base. La provenienza di tale tecnica, attestata frequentemente su anfore, bottiglie, brocchete e balsamari (in museo è presente anche un altro frammento decorato allo stesso modo: si veda Zampieri 1998, p. 165 cat. 172), va ricercata nell'Italia settentrionale, dove vetrai siriaci avrebbero dato vita ad importanti centri di produzione, ma è nota anche in Italia centrale. Per quanto riguarda la datazione, essa si diffonde dall'epoca augustea alla fine del I secolo d.C., o tra il 20/30 e il 70 d.C. (per la questione si rimanda a Zampieri 1998, p. 30).