Bilancia in bronzo.
La bilancia è composta da un'asticciola con tre anelli posti alle due estremità e al centro. All'anello centrale si doveva attaccare la presa della bilancia, costituita da una moneta bronzea (Druso, 23 a.C.) con montatura in argento con borchietta forata entro la quale vi è un anellino con un breve tratto di catenella in filo di rame. Agli anelli laterali dovevano invece essere appesi due piattini circolari decorati da fiori a ventiquattro petali realizzati a bulino.
Ambito Culturale
Ambito romano
Cronologia
Tra il 23 d.C. e il
Materiale e Tecnica
Bronzo / fusione con rifiniture a bulino
Dimensioni
Lunghezza: 7 cm
Diam. piattini: cm 2,8 e 2,9; diam. moneta: cm 3,5.
Collocazione
Museo Archeologico
sala V; settore 8
Inventario
XIX-166
Stato di conservazione
Mutilo
Osservazioni
Piccola bilancia utilizzata da quanti praticavano commerci, probabilmente per pesare monete o metalli preziosi, verificandone il valore ponderale. Venne realizzata dopo il 23 d.C. poiché la moneta che ne costituisce la presa riporta sul dritto la testa di Druso e la legenda Drusus Caesar Tib(eri) Aug(usti) f(ilius) divi Aug(usti) n(epos), sul rovescio S(enatus) C(onsulto) pontif(ex) tribun(icia) potest(as) iter(um), carica ricoperta da Druso nell'anno 23 d.C. Fu forse impiegata nel corredo sepolcrale di un argentarius. Il pezzo è stato inventariato all'interno dell'Inventario Archeologico - Parte II. Il numero romano corrisponde alla vetrina di esposizione.