Stele a forma rettangolare allungata con timpano, su basamento a due gradini; nella parte inferiore zoccolo liscio su cui insiste la maggior parte dell'iscrizione. Il frontone presenta al centro una decorazione a rosetta e due palmette nei triangoli acroteriali; al centro, nello spazio delimitato da due pilastri, si succedono due nicchie rettangolari con i ritratti dei defunti a gruppi di tre. Nella nicchia superiore si trovano la madre Mania Cartoria, il marito, e il figlio primogenito; nella nicchia inferiore la figlia e due figli maschi.
Sul retro, a circa 10 cm dalla base, un'ampia apertura divisa in due nicchie mediante un ripiano di pietra, probabilmente destinate a contenere le urne cinerarie e oggetti per la manutenzione del sepolcro.
Mania Cartoria è velata, con pettinatura all'Ottavia; la figlia presenta un'acconciatura a scriminatura mediana all'Antonia; Manio Cartorio ha capelli corti trattati a strie; i figli maschi presentano capigliatura a frangia. Stilizzazione e genericità dei ritratti rendono impossibile determinare l'età dei personaggi. Lo stile è rozzo ma espressivo; tutti i personaggi presentano la bocca con gli angoli abbassati e sguardo severo.
La famiglia dei Cartorii
Ambito Culturale
Ambito romano, produzione locale
Cronologia
Fine del I sec. a.C. - inizio del I sec. d.C. sec.
Materiale e Tecnica
Trachite, scultura a bassorilievo e incisione
Dimensioni
Altezza: 226 cm
Larghezza: 68 cm
Profondità: 42 cm
Collocazione
Museo Archeologico
sala IX
Inventario
242
Stato di conservazione
Intero
Dati di scavo
Stazione Ferroviaria
1877-1878
scavi di Luigi Busato
Osservazioni
Questo tipo di stele trae origine dal naiskos ellenistico, mediato attraverso l'Italia meridionale. La gens Cartoria era attiva nell'ambito della produzione dei laterizi, come attestano i tanti bolli dell'officina Cartoriana rinvenuti non solo in territorio patavino, ma in tutto il Veneto, in Emilia e in Dalmazia. Si tratta molto probabilmente di una produzione "industriale" realizzata con il supporto di diverse filiali, una delle quali poteva essere a Cartura.