Gemma di forma ovale e colore rosso con ritratto virile in posizione centrale.
Busto di Giove Serapide. La divinità è raffigurata di profilo, con volto rivolto verso sinistra. Il volto è barbato, e porta lunghi capelli cinti da una fascia (corona?), lisci sulla calotta e disposti a ciocche di riccioli a spirale attorno al viso e sulla nuca che si uniscono alla barba. La forma dell'acconciatura, canonica nello schema iconografico del dio, viene scelta per sottolinearne l'orgine egiziana. Sulla sommità del capo è raffigurato un modius (unità di misura per il grano) simbolo degli inferi e della fertilità delle messi, altro attributo canonico nello schema iconografico della divinità.
Ambito Culturale
Ambito romano
Cronologia
II secolo d.C sec.
Materiale e Tecnica
Diaspro rosso / incisione
Dimensioni
Altezza: 12,5 mm
Larghezza: 10 mm
Spessore: 2 mm
Collocazione
Museo Archeologico
XVIII
Inventario
70/238
Stato di conservazione
Integro
Specifiche di reperimento
Donazione Piazza 1856
Osservazioni
La divinità di Giove Serapide, che associa la divinità egizia degli inferi con Giove, si diffonde nel II sec. a.C. nell'Italia meridionale su influsso ellenistico. In età imperiale si estende a tutta la penisola. Viene particolarmente venerata come divinità salutifera.