Gemma di forma ovoidale, biconvessa, con ritratto virile in posizione centrale.
Busto di Giove Serapide. La divinità è raffigurata di profilo, con il volto rivolto a sinistra. Il viso è barbato e porta lunghi capelli cinti da una fascia (corona?), lisci sulla calotta e ricadenti in ciocche arricciate sulle spalle. Sulla sommità del capo porta il modius (unità di misura per il grano) simbolo degli inferi e della fertilità delle messi, attributo canonico nello schema iconografico della divinità.
Ambito Culturale
Ambito romano
Cronologia
I secolo a.C. - I secolo d.C. sec.
Materiale e Tecnica
Quarzo ametistato / incisione
Dimensioni
Altezza: 15,2 mm
Larghezza: 13 mm
Spessore: 6 mm
Collocazione
Museo Archeologico
XVIII
Inventario
53/237
Stato di conservazione
Integro
Specifiche di reperimento
Donazione Piazza 1856
Osservazioni
La divinità di Giove Serapide, che associa la divinità egizia degli inferi con Giove, si diffonde nel II sec. a.C. nell'Italia meridionale su influsso ellenistico. In età imperiale si estende a tutta la penisola. Viene particolarmente venerata come divinità salutifera.