Gemma di forma ovoidale, retro convesso con superficie centrale piana (dimensioni: 5x8 mm.), e colore rosso, con figura mitologica incisa sulla fronte e figura animale incisa sul retro.
Fronte: raffigurazione di centauro nell'atto di tendere l'arco. L'essere mitologico è di profilo rivolto verso sinistra. E' in piedi sulle zampe posteriori mentre tiene le anteriori sollevate da terra. Il braccio sinistro è flesso all'indietro, a tendere la corda dell'arco su cui è incoccata una freccia, mentre il braccio destro è teso in avanti a reggere lo strumento. La figura viene interpretata come il segno zodiacale del Sagittario, sia in associazione con l'altro segno raffigurato sul retro, sia per lo schema iconografico del centauro arciere, che è canonicamente scelto come modello iconografico per il Sagittario dal momento che viene con esso identificato dalle fonti letterarie.
Retro: raffigurazione di leone in corsa con crescente lunare. L'animale è di profilo, rivolto verso sinistra. Le zampe posteriori sono poggiate a terra obliquamente e in tensione, mentre le anteriori sono sollevate e protese in avanti, nell'atto della corsa. Il leone è raffigurato con una folta criniera sul capo e la coda sollevata verso l'alto e ripiegata in avanti. Al di sopra delle sue spalle, nel registro superiore della scena, è una mezza luna crescente. L'associazione ad un elemento astrale, la Luna, assieme al segno zodiacale raffigurato sulla fronte, permettono di identificare questo animale come il segno zodiacale del Leone.
Ambito Culturale
Ambito romano
Cronologia
II secolo d.C. - III secolo d.C. sec.
Materiale e Tecnica
Diaspro rosso / incisione
Dimensioni
Altezza: 10 mm
Larghezza: 12 mm
Spessore: 2 mm
Collocazione
Museo Archeologico
XVIII
Inventario
88a/271 e 88b/270
Stato di conservazione
Intero
Specifiche di reperimento
Donazione Piazza 1856
Osservazioni
Le credenze astrologiche erano assai diffuse nell'Impero romano e il tema dello zodiaco è un soggetto frequentemente proposto sulle gemme. In particolare il tema del leone con crescente lunare trova confronti con incisioni su gemme di provenienza aquileiese (cfr. SENA CHIESA 1966).
La gemma è segnalata nell'inventario conservato presso il deposito del Museo Archeologico con il numero di inventario 88