Gemma di forma ovale con figura femminile in posizione centrale. L'incisione della figura viene realizzata rapidamente, tanto da lasciare ipotizzare che si tratti di una produzione in serie.
Raffigurazione della dea Fortuna stante con cornucopia. La dea è vestita, in piedi e di profilo, con il volto rivolto verso destra. Il peso è sulla gamba sinistra, mentre la destra è flessa. Il braccio sinistro è proteso in avanti, mentre il destro è dietro le spalle. La divinità indossa un lungo chitone a pieghe, e regge con la mano destra una cornucopia, simbolo di abbondanza, che appoggia all'avambraccio, mentre con la mano sinistra tiene un timone, con cui dirige gli affari dell'umanità. Lo schema iconografico utilizzato è quello canonico nelle rappresentazioni di Fortuna.
Ambito Culturale
Ambito romano
Cronologia
I-II secolo d.C. sec.
Materiale e Tecnica
Calcedonio a due strati, bianco, grigio / incisione
Dimensioni
Altezza: 12,5 mm
Larghezza: 10,5 mm
Spessore: 1,5 mm
Collocazione
Museo Archeologico
XVIII
Inventario
91/255
Stato di conservazione
Intero
Specifiche di reperimento
Donazione Piazza 1856
Osservazioni
Fortuna, personificazione della Buona Fortuna e equivalente romano della divinità greca Tyche, compare nelle monete dagli ultimi decenni della repubblica al III secolo d.C. Il soggetto è molto popolare anche nelle gemme, e lo schema iconografico trova confronti, tra gli altri, con incisioni su gemme di provenienza aquileiese (cfr. SENA CHIESA 1966).