Gemma di forma ovale con associazione di simboli aprotopaica in posizione centrale.
Raffigurazione di un'associazione simbolica che combina il caduceo e la "clava di Ercole", congiunti da due rami di palma. Il registro inferiore della scena è occupato da una clava, che sostiene due rami di palma incrociati e a loro volta sormontati da un caduceo che viene così a occupare il registro superiore. La clava viene raffigurata come un bastone nodoso, assottigliato all'impugnatura e notevolmente ingrossato all'estremità, secondo lo schema iconografico caratterisitco di questo oggetto quando viene inteso come attributo di un eroe mitico. Essa è corredata all'estremità da due ali. Il caduceo (bastone dell'araldo) viene raffigurato, secondo lo schema iconografico canonico, come una verga, conclusa all'estremità da due serpenti simmetricamente intrecciati e, al termine, da due ali spiegate. Entrambi gli oggetti sono attributi canonici di due divinità, il primo di Eracle-Ercole, il secondo di Hermes-Mercurio, e hanno una forte valenza apotropaica e beneaugurante, che condividono con il terzo elemento della raffigurazione: i rami di palma, emblema della vittoria.
Ambito Culturale
Ambito romano
Cronologia
I secolo a.C. sec.
Materiale e Tecnica
Cristallo di rocca, con inclusioni arancioni / incisione
Dimensioni
Altezza: 14 mm
Larghezza: 10,5 mm
Spessore: 1 mm
Collocazione
Museo Archeologico
XVIII
Stato di conservazione
Intero
Specifiche di reperimento
Donazione Piazza 1856
Osservazioni
L'associazione dei tre simboli potrebbe avere un significato più ampio e legato alla situazione politica della Roma tardo repubblicana, come un buon auspicio per l'alleanza tra Ottaviano (che viene raffigurato anche come Mercurio) e Antonio (che identificava sè stesso con Ercole).