Gemma di forma ovoidale, biconvessa, con figura virile in posizione centrale.
Raffigurazione di Bonus Eventus (genio di buona fortuna) stante davanti ad un altare. Il genio è nudo, in piedi e di profilo, con il volto rivolto verso sinistra. Il peso è sulla gamba sinistra, mentre la destra è flessa, secondo uno schema che richiama quello elaborato da Policleto nell'ambito della statuaria. La figura presenta un mantello che scende dalla spalla, mentre con la mano destra regge un piatto di frutta, e con la sinistra un grappolo d'uva, attributi canonici nelle rappresentazioni di questa divinità. Davanti al genio è raffigurato un altare su cui arde una fiamma.
Ambito Culturale
Ambito romano
Cronologia
I secolo d.C. sec.
Materiale e Tecnica
Plasma / incisione
Dimensioni
Altezza: 11 mm
Larghezza: 8 mm
Collocazione
Museo Archeologico
XVIII
Stato di conservazione
Integro
Specifiche di reperimento
Donazione Piazza 1856
Osservazioni
La gemma è incastonata con altre due (inv. 56b/297 registro centrale; inv. 56 c/243 registro inferiore) nel registro superiore di un anello in oro di bassa caratura, cd. "Figaro", datato alla fine del XVIII-inizi XIX secolo.
Lo schema iconografico trova confronti con incisioni su gemme di provenienza aquileiese (cfr. SENA CHIESA 1966).
La gemma è segnalata nell'inventario conservato presso il deposito del Museo Archeologico con il numero di inventario 56