Gente d’arme e uomini di chiesa. I Carraresi tra Stato Pontificio e Regno di Napoli (XIV-XV sec.), Roma, Istituto storico italiano per il Medioevo, 2017
Incontro letterario con Antonio Rigon, già ordinario dell’Università degli Studi di Padova
Conversano con l’autore
Andrea Colasio, assessore alla Cultura
Dario Canzian, Università degli studi di Padova
Storia mai narrata di quei membri della famiglia signorile di Padova che, non avendo titolo per la successione nella signoria, prima e dopo la caduta di Padova in mano veneziana, cercarono fortuna altrove e trovarono il loro campo di affermazione a servizio della Chiesa e nel mestiere delle armi. Protagonista è Conte, figlio illegittimo di Francesco il Vecchio da Carrara, avviato dal padre alla carriera ecclesiastica ma presto trasformatosi in condottiero di eserciti mercenari e diventato, nei primi del Quattrocento, viceré degli Abruzzi e signore di Ascoli Piceno. Coprotagonista è Stefano, figlio, egli pure illegittimo, di Francesco Novello, canonico e poi vescovo di Padova, passato in seguito alle sedi di Nicosia, Teramo, Tricarico e Rossano Calabro. Grazie ad essi e ai figli di Conte, Ardizzone e Obizzo, nel secondo e terzo decennio del Quattrocento si formò un ampio dominio carrarese tra Marche e Abruzzo.
Il libro abbraccia l’intero spazio politico italiano del Tardo Medioevo e tocca alcuni nodi problematici centrali della vita politica, sociale e culturale di quell’epoca.