Ampio cavetto poco profondo con ampia tesa obliqua, forma a spessori relativamente sottili. Labbro arrotondato. Piede ad anello. Corpo ceramico rivestito da smalto bianco.
Colori: bianco, giallo, due toni di ocra, due toni di bruno, verde, verde composito, due toni di azzurro, nero.
La decorazione è costituita da una scena che rappresenta Latona nel paese dei Batraci: dall'unione con Giove ha avuto due figli, Apollo e Diana, e, per fuggire l'ira di Giunone, giunge in Licia, dove in preda alla sete si accosta a uno stagno per bere. Ma alcuni contadini che sono nell'acqua a raccogliere vimini e giunchi glielo impediscono. Allora Latona, adirata, li condanna a restare là per sempre trasformandoli in rane. Il piatto reca a tergo l’iscrizione “LA DEA LATONA CON / LI SOI FIGLIO / 1543”.
Autore
Pittore del Pianeta di Venere
Ambito Culturale
Area pesarese
Cronologia
XVI, secondo quarto sec.
Materiale e Tecnica
Ceramica smaltata e dipinta; smalto bianco; colori: bianco, giallo, ocra, bruno, verde, azzurro, nero
Dimensioni
Altezza: 4,3 cm
Diametro: 26,7 cm
Stato di conservazione
Buono