Terzo di statere con testa di leone
Dritto
Testa di leone naturalistico a destra, a fauci spalancate, con una verruca setolosa in alto, tra gli occhi, in prossimi della narice con quattro raggi (setole) visibili e forse un quinto di piccole dimensioni e rilievo; la criniera è realizzata con linee tratteggiate a forma di "lisca di pesce". La moneta prsenta tracce di due contromarche: una a forma di Z, vicino alle fauci e un'altra forma di sigma rovesciato sulla guancia.
Rovescio
Due quadrati incusi ravvicinati e sul bordo una possibile contromarca
Zecca
Lydia
Cronologia
VI sec. A.C. sec.
Materiale e Tecnica
Elettro, coniazione
Dimensioni
Diametro: 12 cm
Peso (gr.): 4.74
Inventario
4/2007, caveau
Notizie storico-critiche
Non è possibile dire quale sia la prima moneta coniata in assoluto, né chi sia il suo inventore. Esiste tuttavia un gruppo di monete in elettro (lega di oro e argento) emesse negli ultimi decenni del VII secolo a.C. in Asia Minore, tra Ionia e Lidia, che dimostra come la nascita delle moneta ebbe luogo in quell’area. L'ipotesi più probabile riporta l'invenzione al regno di Lidia, con la sua capitale Sardi, dove il fiume Pattolo portava pagliuzze di elettro dai giacimenti del monte Tmolo. L’epoca è quella del re Aliatte (610-560 a.C.), padre di Creso. Certo è che, dovunque questo sia accaduto, viene ideata una tecnica specifica, la coniazione. Nelle prime esperienze, questa prevedeva l’utilizzo di un solo conio per il lato principale della moneta, mentre sull'altro era impresso un semplice punzone. Il tipo del leone, simbolo regio per eccellenza, fa ipotizzare che questa serie appartenga alla dinastia che governava la regione, controllando anche le città greche sulla costa, prima della conquista da parte di Ciro, Gran Re dell’impero persiano (546 a.C.).