Gli inventari del Museo ricordano una base andata perduta decorata da una sottile lamina a ovuli dorata. Il bronzetto presenta infatti tre fori che presumibilmente servivano per fissarlo al basamento: uno sul fondo e due in corrispondenza della parte alta delle zampe.
Il Satiro seduto che beve del Kunsthistorisches Museum di Vienna si può ritenere il modello originale. Gli è assai vicino, pur con qualche differenza, quello padovano. Itifallico e privo di corna, ques'ultimo mostra un volto ancora più arcigno e crudo, quasi diavolesco, e una capigliatura risolta in modo più schematico. L’esuberanza del modellato, lo sbalzo dei muscoli facciali, la muscolatura possente del collo e della nuca, il taglio penetrante del volto tra il ferigno e il tragico, le arcate sopracciliari molto marcate, il naso aquilino, la fronte corta, i capelli ricci cesellati, la sottigliezza degli avambracci, le dita assai lunghe sono tutti elementi distintivi dell’arte di Briosco. La postura è ugualmente caratteristica: il busto un po’ voltato, il dorso teso come un arco animato in modo discontinuo dal gioco dei muscoli, la testa all’indietro.
Andrea Briosco predilesse soggetti mitologici animali e mostri pagani che, sovente applicati a manufatti di uso comune, iniziarono una pratica d’eccellenza nella produzione di oggetti ornamentali. L’assidua frequentazione degli eruditi padovani gli fornì la ricercatezza dell’espressione classicista con cui nobilitò la tradizione naturalistica analitica locale.
Autore
Andrea Briosco detto il Riccio
Cronologia
XVI, primo quarto sec.
Materiale e Tecnica
Bronzo patinato (patina bruno scura); tutto tondo
Dimensioni
Altezza: 21,7 cm
Larghezza: 16,3 cm
Profondità: 17,5 cm
Inventario
197
Stato di conservazione
Buono