La Croce fu realizzata da Giotto negli stessi anni degli affreschi della Cappella degli Scrovegni (1303-1305).
Nel 1864 sappiamo che era appesa alla parete absidale della cappella sopra la tomba dello Scrovegni. Ma quella non doveva essere la sua collocazione originaria perché la Croce è dipinta anche sul retro e presenta un tabellone inferiore con base rettilinea per l'appoggio. Secondo l'ipotesi di Moschetti essa poggiava sull'iconostasi sotto l'arco trionfale, mentre per Prosdocimi poteva stare sopra una trave poco oltre la metà della navata della cappella. L'attuale Direzione dei Musei ipotizza che fosse collocata verticalmente (e dunque non inclinata) su una trave all'altezza dei "coretti".
La Croce è dipinta su entrambi i lati: oltre alla figura di Gesù, sono rappresentati il Cristo benedicente (in alto), Maria e San Giovanni (ai lati) e il Golgota (in basso). Sul retro, molto rovinato, vi sono cinque tondi con l'Agnello mistico al centro e i simboli degli Evangelisti ai quattro bracci.
Il corpo di Gesù è sottile, allungato e accarezzato morbidamente dalla luce; nella pelle si nota il rigonfiamento delle vene e dei tendini. La testa è chinata in avanti, le labbra sono socchiuse e le membra abbandonate.
Il fondale della croce imita una stoffa reale con decoro a motivi romboidali. La preziosità del panno dipinto è degna della sacralità del corpo reliquia.
Riguardo ai dolenti, San Giovanni è una figura plasticamente vigorosa, che sembra avanzare con la spalla e il braccio sinistro oltre i limiti della cornice. Il suo dolore è espresso tramite gli occhi e la posizione della bocca, mentre la Madonna sembra ritrarsi racchiudendosi nel suo mantello con il volto sofferente.
Cronologia
XIV, inizio sec.
Materiale e Tecnica
Tempera su tavola
Dimensioni
Altezza: 223 cm
Larghezza: 164 cm
Stato di conservazione
Buono