Manifattura franco-fiamminga (1380-1385 circa)
Storia di Jourdain de Blaye: incontro di Fromont e Gerart

Opera di importanza straordinaria, è uno dei pochi arazzi nordeuropei medievali giunti fino a noi.
Vi è raffigurato Fromont accompagnato da una nutrita schiera di armati mentre si dirige per mare da Bordeaux a Blaye, con l’intenzione di tradire il nipote Gerart, signore di quella città, e di impossessarsi del potere. Quest’ultimo lo accoglie amichevolmente insieme alla sua corte. Fromont uccide Gerart e la moglie, alle sue spalle nell’arazzo, e cerca di eliminare anche il loro figlio Jourdain, che invece viene salvato da un fedele scudiero e si vendicherà. Nell’arazzo, ai piedi del narratore, la vicenda è riassunta simbolicamente: un agnello – presumibilmente Gerart – viene azzannato da un lupo, Fromont, su cui si scaglia un cane, metafora di Jourdain.

Manifattura brussellese, sec. XVI
Storie di Davide e Betsabea: il raduno dei cavalieri

Il soggetto dell'arazzo è legato alla vicenda di Davide e Betsabea. L'episodio rappresentato è quello del raduno dei cavalieri dell'esercito di Davide che, guidati da Joab, si accingono a porre l'assedio a Rabba, città degli Ammoniti. Davide, innamoratosi di Betsabea, ordina a Joab di inviare il marito di lei, Uria, a morte certa nel mezzo della battaglia.
Lo splendido arazzo è molto simile a un altro conservato nel Museo del Rinascimento allestito nel castello di Écouen nei pressi di Parigi.