L'opera è giunta al Museo tramite il lascito di Adele Sartori Piovene nel 1917 e prima faceva parte della collezione dell'abate Antonio Meneghelli.
L'autore è Pier Jacopo Alari Bonaccolsi, scultore, orafo e medaglista del Rinascimento, noto per la sua grande abilità di tradurre in piccolo formato opere della scultura classica, come il Marco Aurelio, lo Spinario, l'Apollo del Belvedere ecc., e perciò soprannominato l'Antico. Notevole la sua produzione soprattutto per la corte dei Gonzaga di Mantova al tempo di Andrea Mantegna.


Si tratta di una riproduzione in piccolo formato del Marco Aurelio, statua equestre che rientra nel ristretto numero di sculture romane in bronzo dorato che si sono conservate fino ai nostri giorni. L'originale è custodito nel palazzo dei Conservatori situato in piazza del Campidoglio a Roma e un tempo si trovava nella stessa piazza, dove poi è stato sostituito da una copia. L'imperatore è a capo scoperto, vestito con una tunica e un pesante mantello da comandante (paludamentum) e con sandali militari leggeri. Con una mano fa il gesto dell'adlocutio, tipico dei comandanti che parlano ai loro soldati. Qui l'Antico fa mostra della sua maestria tecnica e della cura dei dettagli e della finitura delle superfici.
Autore
Pier Jacopo Alari Bonaccolsi detto l'Antico
Cronologia
XVI, primo quarto sec.
Materiale e Tecnica
Bronzo dorato; tutto tondo
Dimensioni
Altezza: 23,2 cm
Inventario
200
Stato di conservazione
Buono