Giancarlo Frison è nato nella campagna delle Selve di S. Benedetto nel 1949.

Gli anni del liceo, trascorsi con gli alunni del Monastero di Praglia presso il Seminario Vescovile di Padova, gli hanno aperto l’opportunità di frequentare esposizioni, musei e chiese. Ha ricevuto i rudimenti di modellazione plastica dalla scultrice Licia Boldrin, nipote dello scultore Paolo Boldrin. Si laurea in Arte Contemporanea col professor Umbro Apollonio, presso l’Università di Padova.

Le grandi mostre di scultura e l’incontro con artisti e critici hanno stimolato, assieme agli studi, una passione per la scultura astratta, geometrica e per il mondo delle intuizioni morfogenetiche originate dai solidi primari, dalla topologia, dai nodi. Decisivo è stato in questa fase l’incontro con Giò Pomodoro e Max Bill.
L’affiorare di un progressivo distacco critico rispetto all’estraniamento dell’arte in luoghi elitari e l’adesione a committenze destinate agli spazi della quotidianità semplice, lo hanno condotto a raccogliere l’esigenza di una lingua comune, nutrita dalla memoria e dalla tradizione. Contrariamente alla retorica di altri autori, pur animati dalle stesse finalità pedagogiche, in Frison prevale la leggerezza, un sognante capace di liberare l’immaginario dell’osservatore, in una sintesi possibile solo a chi si approcci con consapevolezza etica e tecnica alla Scultura. Così da parlare agli occhi dei semplici e dei dotti.
Le opere in esposizione si compongono in diversi cicli: alcune di esse rimandano in modo palese al mondo del Sacro, altre al fenomenico della Natura o del Lavoro della Campagna in descrittivo, altre ancora al simbolico e alle geometrie topologiche.

a cura di Paolo Pavan

 

Info

dal 6 luglio al 13 ottobre 2024
ingresso libero
Oratorio di San Rocco
via Santa Lucia
049 8753981
apertura: mar-dom 09:30-19:00