La scultura, proveniente dalla collezione Antonio Piazza, è entrata nelle collezioni civiche patavine nel 1856.
Una variante dello stesso soggetto, concordemente ritenuta opera di Francesco Bertos, è conservata al Victoria and Albert Museum di Londra.
La composizione riflette il gusto dell'artista per le forme in movimento e per le disposizioni piramidali di figure che formano un fitto intrecciarsi di diagonali, elementi che accomunano la sua produzione in bronzo e in marmo, destinata a una raffinata cerchia di committenza privata.
Il soggetto trae liberamente spunto dall'episodio delle "Metamorfosi" di Ovidio in cui si narra la vicenda della centauressa Ilonome, compagna del centauro Cillaro, con il quale aveva lottato contro i lapiti.
Dopo la morte dell'amato in battaglia, per il dolore Ilonome si trafiggee sopra il suo cadavere. Bertos rappresenta Ilonome assalita dai lapiti, scena non descritta da Ovidio nel suo racconto ma scelta invece dall'artista per le possibilità espressive offerte nella resa del momento drammatico della lotta.
Autore
Francesco Bertos (cat.) / Agostino Fasolato (attr. per C. Avery)
Materiale e Tecnica
Marmo bianco; tutto tondo
Dimensioni
Altezza: 51 cm
Larghezza: 32,5 cm
Stato di conservazione
Buono