L'opera è un prezioso documento dal punto di vista storico, perché dipinta pochi anni prima della trasformazione del grande invaso voluta dal provveditore veneziano Andrea Memmo – coadiuvato nella progettazione dall'architetto Domenico Cerato – per rendere la piazza un monumento su scala urbana. Ripreso a volo d'uccello, lo spazio vuoto del Prato si presenta animato da carrozze, cavalieri e altri personaggi, mentre lungo il perimetro esterno, delimitato da una stecconata e da tribune affollate di spettatori, è in pieno svolgimento la corsa dei fantini. Sulla sinistra vi è un inserto arboreo con un gruppo di gentiluomini in compagnia di una dama a enfatizzare il masso dove è riportata l'iscrizione con la firma del pittore. Nella zona d'angolo a destra Fossati riprende in forte scorcio un gruppo di case dall'alto con un taglio vedutistico moderno.
Autore
Giorgio Fossati
Cronologia
XVIII sec.
Materiale e Tecnica
Olio su tela
Dimensioni
Altezza: 120 cm
Larghezza: 152 cm
Inventario
2877
Stato di conservazione
Buono