La mostra vuole ricordare l’importante artista padovana che ci ha lasciato esattamente due anni fa e svelare un aspetto particolare del suo lavoro.
Zanella infatti era convinta che i suoi gioielli potessero essere indossati con disinvoltura anche dagli uomini e questo progetto, presentato dall’artista stessa all’Assessorato alla Cultura poco tempo prima della sua scomparsa e che quindi non ha potuto veder realizzato, vede ora la luce con l’esposizione di 25 gioielli da uomo.
A rendere ancora più suggestiva e vivida la creatività dell’artista, le opere prendono vita davanti all’obiettivo della fotografa Daniela Martin, che ha realizzato 25 ritratti in bianco e nero di uomini, professionisti, maestri artigiani, docenti e figure istituzionali padovane e non, figure che sono state centrali per l’artista orafa, amici e colleghi. 25 fotografie volutamente in bianco e nero per dare maggiore risalto al colore vibrante dei gioielli.

Gli oggetti risorti alla memoria e diventati altro, le sostanze alterate e rese inedite, danno vita a microsculture in cui non conta il bello né il prezioso ma la poetica sottesa, il progetto, l’espressione di un racconto che è in gran parte autobiografia ed emozione. I suoi lavori infatti sono sempre depositari di un messaggio la cui manifestazione è consegnata a insolite soluzioni formali e a un dirompente utilizzo del colore.
Il lavoro concettuale di Zanella diviene coerente messaggio di tipo sociale, etico, ambientale, poetico e personale. Così, dall’evocazione della natura e dei suoi elementi primari, alla dimensione del paesaggio naturale o antropizzato, dall’attenzione per luoghi speciali e architetture, per la cultura, per la storia e le storie individuali, all’accettazione della malattia, nascono gioielli che raccontano ed esprimono anche ciò che non è visibile. Le istanze tridimensionali, a cui tendono le forme, connotano i gioielli di Zanella come sculture indossabili, che nel corpo trovano la più completa realizzazione ma che nascono anche per vivere da sole.

La mostra è curata da Giovanna Baldissin Molli e Mirella Cisotto Nalon, con l’attiva partecipazione di Renzo Pasquale, Barbara Angelon e della fotografa Daniela Martin, promossa dall’Assessorato alla Cultura con i Musei Civici di Padova e realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

Info
Sala espositiva al piano terra di Palazzo Zuckermann, Corso Garibaldi 33
orario: 10:00-19:00
chiuso lunedì, 25 e 26 dicembre, 1 gennaio
ingresso libero