Sabato 12 ottobre 2024 torna la grande manifestazione che dal 2005 porta l’arte contemporanea al grande pubblico. Promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, la Giornata del Contemporaneo è realizzata con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e con la collaborazione della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Giunta alla ventesima edizione, la Giornata del Contemporaneo come sempre coinvolgerà musei, fondazioni, istituzioni pubbliche e private, gallerie, studi e spazi d’artista su tutto il territorio nazionale, raccontando la vitalità dell’arte contemporanea nel nostro Paese. 

A Padova tre sono gli appuntamenti ad ingresso libero

YOKO ONO 
Ex It

nello splendido Palazzo della Ragione, patrimonio UNESCO, Yoko Ono presenta "Ex It", un’installazione site-specific già esposta in numerosi Musei internazionali dal 1997 ad oggi, composta da 100 bare di legno di diverse dimensioni con ulivi che crescono dall’interno come metafora della resilienza della vita e della vitalità della natura. Un modo per parlare di pace, e raccontare la vita passando attraverso la tragedia della morte. L’eccezionalità della mostra padovana risiede nel fatto che proprio visitando il Salone del Palazzo della Ragione Yoko Ono pensò per la prima volta di realizzare l’opera.
Racconta l’artista:
“Ebbi l'occasione di visitare Padova, in Italia. Mi accompagnarono in un antico palazzo in pietra, costruito molti secoli fa: Palazzo della Ragione, edificato nel 1218. Senza darmi spiegazioni, un uomo mi fece salire al secondo piano. Davanti a me si apriva ora un enorme spazio, simile a una sala da ballo. Improvvisamente, nella mia visione, scorsi molte persone allineate in fila nella stanza. Cosa stava succedendo? In quel momento, la persona che mi aveva portato lì mi spiegò che quella era una stanza dove venivano effettuate le esecuzioni. Non era una sala da ballo. Vidi molte, molte bare di uomini, donne e bambini che riempivano la stanza. Alla fine, da ognuna delle bare spuntarono degli alberi. Gli alberi divennero una foresta. Uccelli cantavano tutt'intorno... e io cominciai a piangere. È così che è nata quest'opera. È la memoria di ogni razza, di ogni Paese. È la memoria del genocidio: il dolore, l'orrore e la salvezza. I morti volevano che ricordassimo, credo. Le nostre lacrime aiuteranno a guarire la memoria”.
Palazzo della Ragione, ingresso dalla "Scala dei Ferri", piazza delle Erbe
tel. +39 049 8205006

 

Jannis Kounellis
La Stanza Vede. Disegni 1973-1990

La mostra presenta per la prima volta in Italia un nucleo di 100 opere su carta - disegni, schizzi, gouache e progetti - di Jannis Kounellis (Grecia, 1936-2017) realizzate tra il 1970 e il 1990.
L'esposizione indaga il ruolo centrale del disegno nella pratica artistica del pittore e scultore greco naturalizzato italiano, esponente di primo piano di quella che il critico Germano Celant ha definito Arte povera.
Il disegno è da considerarsi come parte integrante del processo creativo di Kounellis. Il nucleo di opere su carta presenta diverse sezioni tematiche, tra cui: progetti preparatori di opere, bozzetti di allestimenti, rappresentazioni di figure femminili, volti.
A volte i soggetti sono ambienti e opere disegnate nel dettaglio con particolari ben riconoscibili. In altri casi il tratteggio leggero o la linea nervosa raccontano di un immaginario fatto di paesaggi industriali attraversati da treni e ciminiere fumanti sorvolate da angeli.
Tra gli elementi ricorrenti vi è la stanza che simboleggia una componente fondamentale nel lavoro di Kounellis: lo spazio, senza il quale l'opera non può darsi e in stretta relazione al quale viene concepita.
Museo Eremitani, piazza Eremitani 8
tel. 049 8204551

Sabrina Notturno
Ice Memory
 
Priva di nostalgia, la memoria di cui si nutrono i lavori di Sabrina Notturno è piuttosto satura di visioni che pescano in un immaginario singolare: mondi notturni (nomen omen) in cui la natura non prevede presenze umane, o in cui al contrario obsoleti macchinari meccanici, sopravvissuti probabilmente grazie alla loro poesia, sono ancora all’opera con la loro grazia pesante e rumorosa (treni a vapore, cabinovie, ruote panoramiche, chiatte con gru…). Su tutto, lune di proporzioni smisurate e vortici di energia, colonne di fumo, eliche di DNA.
L’opera “Ice Memory” è stata realizzata nel 2018 per la Coffee House del Museo Nazionale Villa Pisani di Stra. La Coffee House è una piccola architettura usata nel Settecento come sala da tè, costruita su una collina artificiale cava al cui interno, durante l’estate, venivano conservati i blocchi di ghiaccio. Di questi, “Ice Memory” riprende la forma a parallelepipedo e la superficie lucida e liscia. I vapori del ghiaccio, ricreati dall’artista con una macchina del fumo, esalavano nella stanza vetrata attraverso le fessure di una grata nel pavimento.
Altre volte Sabrina Notturno aveva lavorato con il vetro, eppure questa alta colonna a pianta quadrata sulle cui pareti ha sovrapposto evocazioni della villa e della vita in villa, nere silhouettes settecentesche, cumuli di nubi che molto si mostrano ma anche molto nascondono, e le immancabili presenze stranianti dei suoi cerbiatti, raggiunge una densità di equilibrio raro.
Macchina del tempo, teatro d’ombre, messinscena, si presenta come un dispositivo per la visione carico di rimandi e intimi e culturali, e sintetizza gran parte di quanto l’artista ha creato negli anni unendo invenzione grafica e narrativa, vagando in un inconscio visivo ricco e malleabile, con una squisita ricerca tecnica e compositiva. In questo nuovo allestimento, in cui viene illuminata dall’interno, l’opera dialoga con gli oggetti del Museo di arte applicata, in particolare con le porcellane antiche esposte a pochi metri di distanza, suscitando nuove possibilità di lettura.
Palazzo Zuckermann: Museo delle arti applicate e Museo Bottacin, corso Garibaldi 33
tel. +39 049 8205664

Giornata del Contemporaneo 2024