Lontano dalla dimensione intimista, il ritratto celebra il ruolo dell’individuo all’interno di una precisa gerarchia sociale, assecondando così la volontà della committenza.
Il taglio di tre quarti nega allo spettatore la visione frontale dello sguardo del personaggio ritratto, e quindi un approccio diretto, impedendo di coglierne le caratteristiche emotive a favore di una raffigurazione storicizzata e attenta al dato fisionomico. Il personaggio ci appare dietro un parapetto di marmo che funge da "repoussoir", spingendo la figura più in profondità nello spazio. È stato identificato come un senatore per la presenza della lunga veste scarlatta sopra la camicia bianca, la stola ("becho") sulla spalla destra e in capo la caratteristica "bareta" nera. Tuttavia, come qualcuno ha sottolineato, la sua giovane età contrasta con tale interpretazione. C'è chi suggerisce che il personaggio ritratto appartenga alla nobile famiglia veneziana degli Emo, in considerazione dell’arrivo del dipinto in Museo nel 1864 tramite il lascito Emo Capodilista.
Autore
Giovanni Bellini
Cronologia
XV sec.
Materiale e Tecnica
Olio su tavola
Dimensioni
Altezza: 35 cm
Larghezza: 26,4 cm
Inventario
43
Stato di conservazione
Buono
Acquisizione
Legato