Osservazioni
Si tratta di un oggetto proveniente probabilmente da un contesto tombale, la cui tipologia è attestata nel Museo Civico di Padova anche in un altro caso (Zampieri 1998, p. 21 cat. 2).
Il tipo degli amphoriskoi patavini sembra essere diffuso quasi esclusivamente nelle province occidentali dell'impero, soprattutto in Italia settentrionale, ragione per cui è ipotizzabile una manifattura norditalica o ticinese attiva tra la seconda metà del I secolo d.C. e la prima metà del secolo successivo (cronologia confermata da altri esemplari rinvenuti in precisi contesti tombali).
Il pezzo è stato inventariato all'interno dell'Inventario Archeologico - Parte II. Il numero romano corrisponde alla vetrina di esposizione.