Osservazioni
La Gasparotto ritiene che la stele sia di provenienza locale, visto l'impiego di trachite euganea di tipo granuloso, tipico di alcune falde più esposte al sole dei monti di Zovon o della zona di Montegrotto.
La stele proviene dalla raccolta Bassani (fam. Maggi da Bassano) e fu trasportata al Museo nel 1825. Secondo quanto riporta la Gasparotto il monumento era conservato in una casa di Padova già dalla prima metà del XVI sec., in particolare, il Pingonius la dà come esistente nella casa di Benedetto Bertoldo in Padova, mentre lo Scardeone la considera già in casa Bassani (Fam. Maggi da Bassano), da cui poi giunse, come già detto, al Museo Civico. Si veda in tal senso anche il CIL V, 3002.
Il pezzo è stato inventariato all'interno del Catalogo Illustrato del Lapidario dal 1897 al 1927.